Login

Soges Spa: Ingresso in Borsa e nuove gestioni alberghiere

Durante la fase di collocamento, Soges Group ha raccolto 2,4 milioni di euro, con un flottante del 21,18% e una capitalizzazione di mercato al momento dell’IPO di circa 11,6 milioni di euro. Una parte di queste risorse destinata a nuove acquisizioni di gestioni in tutta Italia. Soges Group è una PMI specializzata nella gestione diretta di strutture ricettive di alta gamma, come hotel 4 stelle e residenze storiche in Toscana. In questo articolo approfondiremo la realtà di Soges Spa, il suo ingresso in borsa e le nuovi gestioni alberghiere in Italia.

Poche settimane dopo la quotazione sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, Soges Group ha firmato un contratto di affitto per la gestione dell’Hotel Malaspina a Firenze. Questa struttura, chiusa a causa della pandemia, conta attualmente 31 camere, di cui 9 singole e 22 doppie, e Soges mira a riqualificarla. Inoltre, Soges ha completato l’acquisizione dell’immobile e del ramo d’azienda alberghiera dell’Hotel Borgo di Cortefreda. A giugno, Soges ha anche preso in gestione la Dependance dell’Hotel Art Atelier di Firenze. Amplia cosi l’offerta con 14 camere aggiuntive e unificando la gestione delle due strutture. Dal 1° luglio, il numero totale di camere gestite presso l’Hotel Art Atelier è passato da 19 a 33. Infine, è stato concordato di posticipare la chiusura dell’acquisto del Park Hotel Chianti, già gestito da Soges, dal 31 luglio 2024 al 30 settembre 2024.

«L’ingresso in Borsa – ha dichiarato Andrea Galardi, co-fondatore e amministratore delegato di Soges Group Spa – è una tappa cruciale per il nostro sviluppo, offrendo un’opportunità per accelerare ulteriormente la nostra crescita. Confidiamo che il nostro modello di business, semplice, scalabile ed efficiente, ci permetterà di ottimizzare ricavi e margini in un settore in forte espansione, bisognoso di operatori solidi e competenti. Siamo pronti a consolidare la nostra presenza in Toscana e a espanderci in tutta Italia; grazie alla centralizzazione di reparti strategici, offriamo agli imprenditori accesso a professionisti esperti in aree fondamentali come il revenue management, la comunicazione, le vendite e l’IT, per supportare la redditività delle strutture in un mercato turistico sempre più globalizzato».

Un’analisi di MarketLine prevede che il mercato dell’hospitality in Italia raggiungerà un valore complessivo di circa 72 miliardi di euro entro il 2027. Un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 10,8% tra il 2022 e il 2027. Questo trend sarà alimentato da una crescente domanda di hotel e altre strutture ricettive. Ma anche dall’aumento della popolazione mondiale, dalla prevista ripresa dell’industria dei viaggi e del turismo. E ancora: da eventi sportivi e commerciali internazionali e dalle misure di supporto al turismo del Governo italiano legate al PNRR.

Nonostante l’Italia conti oltre 32mila strutture alberghiere, la penetrazione delle catene alberghiere rimane bassa, al 7% del totale, molto inferiore alla media europea del 18,5%. Significativamente al di sotto di Paesi come la Spagna (39%) e la Francia (21%). Il settore alberghiero italiano è dominato da hotel a 3 e 4 stelle con meno di 100 camere. Tra il 2014 e il 2022 si è registrata una crescita significativa dei segmenti a 5 e 4 stelle. La quota di mercato delle strutture a 1 e 2 stelle è diminuita.