Le aste immobiliari in Italia hanno registrato una diminuzione significativa nel primo semestre del 2024. Secondo l’Osservatorio Brick, le aste pubblicate sono state 69.733, circa 18.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando una riduzione del 21%. La base d’asta media si attesta intorno ai 127.000 euro, con valori che raggiungono picchi di oltre 270.000 euro in Trentino-Alto Adige.
Aste Immobiliari in Italia: Distribuzione Geografica e Valori Regionali
A livello territoriale, il Centro Italia detiene la maggior parte delle pubblicazioni (29%), seguito dal Sud (24%), Nord-Ovest (20%), Isole (16%) e Nord-Est (11%). La Lombardia è la regione con il maggior numero di aste, rappresentando il 12% degli avvisi totali, seguita da Sicilia e Lazio. Tra le città, Roma è in testa con oltre 3.000 aste, quasi il doppio rispetto a Milano.
Il Trentino-Alto Adige emerge come la regione con la base d’asta media più alta, pari a 277.000 euro, seguito da Sardegna (276.000 euro), Toscana (240.000 euro) ed Emilia-Romagna (207.000 euro). All’estremità opposta, Calabria e Molise registrano le basi d’asta medie più basse, rispettivamente con 97.000 e 95.000 euro.
Modalità delle Aste
Le aste si svolgono principalmente in modalità asincrona telematica, rappresentando il 38% del totale, un aumento di cinque punti percentuali rispetto all’anno scorso. Questa procedura, che si svolge nell’arco di più giorni, consente di presentare offerte online. Esistono anche aste sincrone telematiche, con apertura simultanea delle offerte. Le vendite presso il venditore e le aste sincrone miste (telematiche e fisiche) sono calate rispettivamente del 30% e del 20%, mentre le vendite sincrone telematiche hanno visto una riduzione del 7%.
La modalità tradizionale senza incanto con presenza fisica, che prevede la presentazione di un’offerta in busta chiusa con un deposito cauzionale del 10% della base d’asta, è ora meno utilizzata. Questa procedura, che poteva prestarsi a turbative, è stata in parte sostituita da metodi più moderni e sicuri, dove non è più necessario presentarsi in tribunale, ma è sufficiente collegarsi da uno studio professionale o da remoto.
Ma perché le Aste immobiliari in Italia hanno registrato una diminuzione significativa nel 2024? Questo calo riflette un mercato in evoluzione, influenzato da vari fattori economici e tecnologici. La riduzione del numero di aste e l’aumento del valore medio degli immobili indicano un cambiamento nelle dinamiche del mercato, che richiede adattamenti continui da parte degli operatori del settore.