JLL e LaSalle hanno recentemente pubblicato la tredicesima edizione del Global Real Estate Transparency Index (Greti) 2024. Un’analisi che esamina come la trasparenza guida il mercato immobiliare in 89 Paesi e 151 città in tutto il mondo. Questo report biennale è un punto di riferimento. Essenziale per investitori, occupanti e sviluppatori, classificando i mercati immobiliari in cinque categorie: altamente trasparenti, trasparenti, semi-trasparenti, poco trasparenti e opachi.
I leader della trasparenza includono Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Australia e Canada. A questi si è unito per la prima volta Singapore, grazie ai progressi tecnologici e sostenibili raggiunti. Negli ultimi due anni, i mercati più trasparenti hanno attratto oltre 1.200 miliardi di dollari di investimenti immobiliari, pari a oltre l’80% del totale globale, guidando così la ripresa del mercato dei capitali. Oltre a Singapore, anche altri Paesi asiatici, come l’India, hanno mostrato un netto miglioramento. Questo grazie alla disponibilità di dati più accurati su settori come l’industriale e i data center. Paesi come Giappone, Cina continentale, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita hanno fatto notevoli progressi. L’Africa subsahariana ha registrato un’evoluzione modesta, seppur con segnali positivi in Paesi come Kenya, Nigeria e Ghana.
In Europa, il continente mantiene i più alti standard di trasparenza, spingendo la trasformazione sostenibile attraverso normative come la revisione della Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD) e la pubblicazione della Tassonomia UE. L’Italia, al 19° posto nella classifica globale. Si colloca tra i mercati “trasparenti” grazie ai progressi nella disponibilità di dati. E in un ambiente normativo più strutturato, rispondendo meglio alle esigenze degli investitori internazionali.
La digitalizzazione sta rivoluzionando il settore immobiliare, portando a una maggiore trasparenza. In Italia, l’uso di strumenti basati sull’intelligenza artificiale sta migliorando la gestione e la progettazione degli edifici, rendendo il mercato più accessibile e automatizzato. Tuttavia, anche se la sostenibilità è il principale motore di miglioramento dell’indice di trasparenza, rimane uno degli indicatori meno trasparenti. Molte aziende sono ancora alle prime fasi di monitoraggio delle prestazioni ambientali e delle emissioni, con la necessità di processi più standardizzati per evitare il rischio di greenwashing.
Nel panorama italiano, settori emergenti come i data center, lo student housing e il multifamily stanno attirando sempre più l’attenzione degli investitori, grazie alla loro resilienza e capacità di rispondere alle esigenze demografiche e tecnologiche in evoluzione.
A livello globale, il mercato del debito immobiliare sta cambiando. Con circa 3.100 miliardi di dollari di asset immobiliari che matureranno debiti tra il 2024 e il 2025. La crescente presenza di finanziatori non bancari sta trasformando questo settore, ma pone nuove sfide legate alla mancanza di trasparenza sulle condizioni di finanziamento.
Barbara Cominelli, CEO di JLL Italy, ha sottolineato come la trasparenza guida il mercato immobiliare e come sia fondamentale in un contesto di cambiamenti socioeconomici e climatici. Per l’Italia, il miglioramento della trasparenza normativa, l’accesso ai dati e l’adozione di tecnologie innovative saranno cruciali per attrarre maggiori investimenti, sia nei settori consolidati che in quelli emergenti.