Nel mondo degli affitti brevi la sicurezza degli ospiti è al primo posto con le nuove normative. Una priorità fondamentale che non può essere trascurata. Con l’aumento della popolarità di piattaforme come Booking e Airbnb, gli host sono chiamati non solo a offrire accoglienza e comfort, ma anche a garantire un ambiente sicuro e protetto. Tutte le unità immobiliari destinate a locazione breve (D.L. n. 50/2017) o per finalità turistiche devono essere conformi ai requisiti di sicurezza, anche se l’attività è stata avviata prima dell’entrata in vigore dell’art. 13-ter del D.L. n. 145/2023.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entra ufficialmente in vigore la Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive e degli Immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche, insieme al portale telematico del Ministero del Turismo per l’assegnazione del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo provvedimento stabilisce che le nuove disposizioni saranno operative a partire dal 2 novembre 2024. Entro tale data, tutte le strutture ricettive dovranno obbligatoriamente acquisire il CIN. Per ulteriori informazioni e assistenza, il Ministero del Turismo offre un contact center e un supporto telematico dedicato.
Affitti Brevi: Sicurezza al primo posto, i dispositivi
Nel mondo degli affitti brevi la sicurezza degli ospiti è al primo posto con le nuove normative. Il legislatore ha mirato a creare uno standard uniforme per la sicurezza nelle locazioni turistiche e negli affitti brevi in Italia.
La tabella qui sotto offre una panoramica delle informazioni essenziali riguardanti i rivelatori di gas, gli estintori portatili e le procedure di prevenzione e gestione delle emergenze, rendendo facile e veloce la consultazione dei requisiti principali.
Nota bene: L’installazione dei rivelatori non è obbligatoria nelle unità immobiliari prive di impianto a gas, dove non esiste rischio di fughe di gas o formazione di monossido di carbonio.
Inoltre durante la richiesta del codice CIN, è fondamentale dichiarare la presenza dei dispositivi di sicurezza; in caso contrario, la procedura non potrà essere completata. La mancanza di dispositivi di rilevazione e controllo, così come di estintori portatili, comporta sanzioni che vanno da 600 a 6.000 euro per ciascuna violazione accertata.
L’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB) accoglie positivamente l’introduzione della Banca Dati Statistica delle Strutture Ricettive (BDSR), considerandola un passo avanti verso una maggiore trasparenza nel settore dell’ospitalità. Tuttavia, l’Associazione sottolinea la necessità di un’applicazione efficace delle normative, con controlli mirati sui soggetti non conformi, per evitare oneri aggiuntivi a chi è già in regola.
AIGAB critica le misure di alcuni sindaci contro gli affitti brevi, ritenendole inadeguate per problemi strutturali come lo spopolamento e l’overtourism. L’Associazione contesta anche le nuove norme di sicurezza, come l’obbligo di estintori industriali, considerandole eccessive e poco utili per le famiglie. Propone che i portali online ricevano direttamente i Codici Identificativi Nazionali (CIN) dalla BDSR e chiede controlli più rigorosi per garantire una competizione equa.